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Ciao, sono NIKLAS.

Dal 2009 aiuto con passione ciclisti professionisti e amatori a trovare la posizione ottimale utilizzando il giusto mix di tecnologia ed esperienza.

Da sempre affascinato dall’analisi del movimento e dalla pratica sportiva, dopo la Laurea in Scienza delle Attività Motorie e Sportive inizio la mia esperienza come bike fitter con il metodo Retul appena conclusi gli studi universitari, lavorando anche nel campo della formazione per l’azienda statunitense.

Da diversi anni seguo il bike fitting di atleti di qualsiasi livello in diverse specialità, dalla scelta dei componenti all’ottimizzazione della posizione in bici.

Collaboro con aziende specializzate del settore per lo sviluppo dei migliori prodotti per ciclisti.

Friulano d’origine e adottato dal Veneto, ho lavorato con atleti coinvolti in diverse competizioni, tra queste le Olimpiadi, Tour de France, Giro d’Italia, Ironman Kona.


Il mio approccio al Bike Fitting

Lavoro nel campo della biomeccanica applicata la ciclismo dal 2009, ho avuto la possibilità di utilizzare diverse strumentazioni e di valutare molte metodologie.

Da quando ho iniziato il filo conduttore è sempre stato il continuo aggiornamento dal punto di vista scientifico e pratico. La ricerca nel campo del ciclismo è in costante evoluzione ed è per me importante tradurre gli aspetti teorici di ricerca in soluzioni pratiche, applicabili sul campo e sostenibili per il ciclista.

Una posizione prima di tutto deve essere sostenibile, per poter performare al meglio il corpo deve essere in una condizione di comfort, in modo da non spendere energia per mantenere la posizione. Se la postura è confortevole e sostenibile l’atleta sarà in grado di esprimere la massima potenza per il tempo necessario per una prestazione specifica. Solo una volta stabilizzate queste condizioni ha senso ricercare la massima aerodinamicità.

Al centro del bike fitting c’è la persona, l’atleta con la sua storia, i suoi obiettivi e le seu caratteristiche.

Questo avviene tramite uno scambio di informazioni e una valutazione fisica.

Utilizzo diverse strumentazioni per analizzare la posizione in sella, a seconda delle necessità e degli obiettivi.

Il sistema Retul consente una dettagliata analisi cinematica in 3D ed in tempo reale: gli angoli ai quali le articolazioni lavorano sono importanti per prevenire problematiche alle articolazioni stesse e permettono di stimare la distribuzione del lavoro muscolare.

Misuro la pressione esercitata sulla sella tramite il sistema Gebiomized, hardware e software insieme permettono di avere informazioni sulla distribuzione del peso sulla sella, consentendo di scegliere la sella ottimale e di prevenire problematiche derivanti da eccessiva pressione.

Posso analizzare più nel dettaglio aspetti come l’aerodinamica e la tecnica di pedalata, ritengo che sia necessario prima consolidare le basi della posizione prima di ricercare i famosi “marginal gains”.

 

Bike

Ho iniziato il mio percorso nel mondo della biomeccanica applicata al ciclismo appena conclusi gli studi universitari, in un periodo in cui la ricerca scientifica e la tecnologia dedicate al ciclismo hanno avuto una crescita enorme. Questo mi ha aiutato ad avere da sempre un approccio scientifico, metodologico al bike fitting.

La biomeccanica non deve essere una mera applicazione di formule e teoremi, ogni ciclista è diverso da un altro, ha una sua tipologia di movimento, una sua fisicità e una sua storia. Questi fattori devono essere presi in considerazione per massimizzare le prestazioni e per risolvere le eventuali problematiche.

Per questo nella mia esperienza di bike fitter ho sempre ricercato una tecnologia adeguata, che consenta di rendere oggettivo e misurabile ciò che l’occhio umano non può vedere. A questa tecnologia unisco la mia esperienza, la mia sensibilità, il dialogo con la persona che ho di fronte. Sono convinto che creare un rapporto di fiducia sia fondamentale perchè il bike fitting non finisce una volta usciti dallo studio, continua e si evolve come fa il nostro corpo. Ogni ciclista può avere dei dubbi o delle sensazioni da voler condividere ed è importante poterlo fare serenamente.

Quella che una volta veniva chiamata “visita biomeccanica” oggi è qualcosa di più, un bike fitting ottimale passa anche per la scelta dei materiali e componenti da utilizzare, sulla base delle caratteristiche ed esperienza dell’atleta e delle competizioni (o meno) che andrà ad affrontare.

Con questo approccio mi sono confrontato negli anni con atleti di qualsiasi tipo, dal neofita al professionista di primissimo livello, in diverse discipline, continuando la mia crescita personale e professionale. Questo mi ha portato negli ultimi a collaborare con diverse aziende leader del settore nella ricerca e sviluppo dei materiali.

Human

Fin da bambino la mia famiglia ha fatto fatica a tenermi fermo, dicono che sia scappato dall’asilo e arrivato a casa (non lontanissimo) a piedi. Credo perciò naturale che dopo aver provato una moltitudine di sport, sia individuali che di squadra, abbia trovato soddisfazione nell’endurance.

Dopo essere passato da calcio, atletica leggera, sci (nordico e alpino), arrampicata sportiva, sono approdato al triathlon e al ciclismo da diversi anni. Sono convinto che l’aver avuto diverse esperienze (motorie, sportive, umane) abbia ampliato la mia visione dello sport, lasciandomi libero da dogmi e preconcetti.


Sono alla continua ricerca del miglioramento, consapevole che devo ottimizzare ogni aspetto della mia preparazione per ottenere il massimo dal tempo che ho disponibile.


Nella mia “carriera” ho portato a termine alcuni triathlon su distanza sprint e olimpica, un solo ironman e diverse gare su quella che viene comunemente chiamata la mezza distanza, la mia gara preferita: abbastanza corta da consentire intensità divertenti e da essere allenabile nel poco tempo che ho a disposizione, abbastanza lunga da mettermi in difficoltà e a volte in crisi.

Anche al di fuori delle gare pratico quotidianamente attività di endurance per il mio benessere e per provare soluzioni e sensazioni diverse riguardo alla pedalata, in modo da poterle trasmettere a chi si rivolge a me.